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Di lui hanno detto:
 
“...ho potuto constatare, con vivo piacere, di trovarmi di fronte a un giovane musicista molto dotato e preparato, anche sul piano culturale a tutti i livelli: le sue composizioni analizzate dimostrano inventiva e sensibilità adeguate alle esigenze di un linguaggio musicale odierno che comunque sappia rimanere nell'ambito di una sana e indispensabile comunicativa e trasmettere in chi ascolta una sincera personale musicalità. I numerosi concorsi di composizione affrontati da Bedetti con risultati lusinghieri dimostrano l'autenticità delle sue doti di ottimo musicista”.

Bruno Bettinelli


“Musicista di talento, Bedetti scrive sempre con gusto raffinato accompagnato da un solido mestiere”.

Bruno Coltro


“Ho avuto modo di apprezzare le qualità artistiche e professionali del Maestro Tiziano Bedetti durante i corsi di perfezionamento, da me tenuti, presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e l’Accademia Musicale Chigiana. La sua solida preparazione tecnica, accompagnata da profonda cultura umanistica, gli permette di affrontare, sul piano analitico-tecnico, un’ampia parabola del repertorio musicale tradizionale e contemporaneo. Ci troviamo di fronte ad un musicista che giustamente merita i riconoscimenti fin qui ottenuti”.

Azio Corghi


“Il tuo disco è proprio bello e soprattutto, cosa rara oggi, vario. Mi piace il ponte che crei fra gli studi classici e certe soluzioni ritmicamente jazzate. Oltretutto pur essendo composto da un ciclo e da variazioni, il disco rimane unitario, anche se l’attacco delle variazioni segna un distacco dalla prima parte. Il seguito, dove tornano le soluzioni jazzate, sembra ricollegarsi alla fuga che chiude il primo ciclo. Ottimo!”.

Lorenzo Ferrero


“La musica di Tiziano Bedetti parla da sè. Dimostra la sua capacità di creare grandi strutture. Essa mostra la sua attenzione ai più piccoli dettagli della melodia, armonia, ritmo e orchestrazione. Le composizioni musicali di Bedetti sono una eccellente combinazione artistica di espressione e organizzazione. Egli è un importante giovane compositore italiano di talento”.

Jon Ward Bauman


“La sua musica è affascinante, ricca di immaginazione e sono contento di conoscerla [...].
E’ chiaro che tu sei un giovane d’ingegno e che ti esprimi nella musica davvero con naturalezza ed energia”.

David Shifrin


“Mi piace particolarmente String Quartet N.1 e Water music. Una gemma!
Nel brano Water music trovo un magnifico carattere mistico [...].
Le Stagioni è un ambizioso e splendido progetto. Mi piace il percorso di melodie ed emozioni di ispirazione giapponese”.

Carolyn Carlson


 “Mi ha dato una grande letizia Tiziano Bedetti musicando con viva e intensa musicalità un testo antico, della mia giovinezza, ma ancora aderente alla mia sensibilità di oggi. Il suo programma implicito e il suo piano di ricerca mi hanno convinto e confortato”.

Mario Luzi


“La tua musica è vera, colta, intensa e molto bene identificabile nella tua particolarissima natura esistenziale”.

Cristina Mazzavillani Muti


DALLA STAMPA INTERNAZIONALE

“Aleggiano nelle opere di questo compositore riferimenti più o meno espliciti alle poetiche musicali francesi di inizio secolo: nella irreale, estatica successione di accordi sostenuti da lunghi pedali nei Due Preludi per la mano sinistra e nella regolarità classica in cui prende forma la Suite (L'Auriga Celeste) per pianoforte a quattro mani che, ispirata alle vicende di Fetonte e del suo carro di fuoco, svolge il mito con graziosa, distaccata compostezza, adottando un linguaggio accattivante per limpidezza e accessibilità”.

Carla Di Lena (PianoTime)


“Tiziano Bedetti scrive con cura ed economia, possiede un ottimo controllo della timbrica pianistica. E, soprattutto, un buon «senso del tempo» che gli consente un'articolazione efficace del proprio brano. Nell'antica luce delle maree ha una qualità liquida, che gli viene sia dalla libertà e dalla fluidità ritmica che dal materiale scelto, spesso latore di riverberi tonali e insieme di sfrangiate dissonanze…”.

Giovanni Gioanola (Suonare News)


“Esistono compositori capaci di rendere lo spazio del suono uno scenario dei sentimenti: Tiziano Bedetti appartiene a questa poetica 'barocca', che sceglie di animare il fondale della mente di suggestioni e reminescenze: il ricordo di un'ombra; di quanto il riflesso a picco delle cose ha lasciato sulla memoria, i nitidi rilievi del suo contorno. […] Bedetti sa rendere la coerenza formale delle sue composizioni, strumento per narrare le vicende interiori dell'animo umano. Ed è questa, a conti fatti, la poetica sottesa a tutto il suo universo di compositore”.

Alessandro Zignani


“...I tre brani Tre Ricreazioni per violino e pianoforte, del giovane compositore italiano Tiziano Bedetti, sono stati accolti con successo...”.

Malcolm Tapscott (The Canberra Times) “Australia”


“Tiziano Bedetti ha composto appositamente per il Festival una ciaccona per quintetto d’archi e cembalo dal titolo «DNA veneziano» che conferma le ampie e solide basi culturali del giovane ed un talento musicale a livello di genialità, e che a furor di popolo è stata bissata”.

Sergio Stancanelli (Gli Amici della Musica)


“Armato di un mestiere solidissimo, pianista tecnicamente inappuntabile, contrappuntista accorto e dalle soluzioni sempre nuove, costruisce qui un monumento all’arte della variazione come innesto di temi classici e di minore bellezza e grazia. […] Il suo segreto sta tutto nell’occultare le asperità e difficoltà della partitura come egli ha appreso dai grandi della storia compositiva europea”.

Enzo Fantin (Musica e Scuola)

Il Quartetto per archi N.1 di Tiziano Bedetti, compositore veneto molto attivo (importanti riconoscimenti e numerose esecuzioni in tutto il mondo), porta il sottotitolo «Dance» e proprio dalla danza mutua la fisicità del movimento, che si tramuta in brillante sonorità. L’intento è di coniugare la formazione accademica con l’odierna comunicazione di massa, la tradizione quartettistica occidentale con la popular music, il passato con il presente. Lo sviluppo tematico si dipana attraverso la forma sonata e la variazione, innestando però suggestioni tratte da generi affatto diversi…”.

Antonio Galanti (Suonare News)

 

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